Il Parlamento il 18 novembre 2021 ha approvato un emendamento che ha istituito una moratoria di due anni sui sistemi di riconoscimento facciale. Nel testo si legge che, fino all’entrata in vigore di una disciplina legislativa della materia e comunque non oltre il 31 dicembre 2023, sono sospese le installazioni di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da parte delle autorità pubbliche o di privati. Il riconoscimento facciale è una tecnologia che utilizza un software per analizzare l’immagine di una persona, dalla quale ne trae un modello matematico che viene poi confrontato con altre immagini per trovare una corrispondenza. L’archivio delle immagini è importante per identificare una persona e viene alimentato dai dati di tutte le persone che camminano per strada, rilevate costantemente dalle telecamere. Di fatto, la moratoria ha introdotto una norma più chiara soprattutto per i privati che non possono più installa
Quanto sono sicuri i lettori biometrici di impronta digitale? E' ovvio che un professionista serio dovrebbe rispondere che essi non sono perfetti, ma il motivo non sempre viene rivelato. I fabbricanti sono consapevoli che un lettore di impronta non è uno strumento infallibile perchè in qualche raro caso potrebbe convalidare per buona un'impronta non valida, mentre un pò più spesso, accade che il lettore non accetti un'impronta valida. Il primo è un caso di falsa accettazione, con un valore statistico estremamente basso, mentre il secondo è un caso di falsa reiezione, con un valore statistico che è solitamente più elevato. Ma è possibile ingannare di proposito un lettore di impronta inducendolo a commettere un errore di falsa accettazione? I sistemi biometrici vengono utilizzati per avere la garanzia assoluta che colui che si autentica sia veramente chi afferma di essere. Il fatto che un lettore biometrico possa essere ingannato potrebbe rappresentare un grave proble
Quali regole bisogna rispettare per installare un sistema di videosorveglianza? L’installazione di sistemi di videosorveglianza deve avvenire nel rispetto, oltre che della disciplina in materia di protezione dei dati personali, anche delle vigenti norme dell’ordinamento civile e penale in materia di interferenze illecite nella vita privata, o in materia di controllo a distanza dei lavoratori. Va sottolineato, in particolare, che l’attività di videosorveglianza va effettuata nel rispetto del cosiddetto principio di minimizzazione dei dati riguardo alla scelta delle modalità di ripresa e dislocazione e alla gestione delle varie fasi del trattamento. I dati trattati devono comunque essere pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità perseguite. Gli impianti devono cioè essere attivati solo quando altre misure di protezione e/o segnalazione (sistemi d'allarme, altri controlli fisici o logistici, misure di protezione agli ingressi, ecc.) siano realmente insufficienti o inattuabili