Il Parlamento il 18 novembre 2021 ha approvato un emendamento che ha istituito una moratoria di due anni sui sistemi di riconoscimento facciale. Nel testo si legge che, fino all’entrata in vigore di una disciplina legislativa della materia e comunque non oltre il 31 dicembre 2023, sono sospese le installazioni di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da parte delle autorità pubbliche o di privati. Il riconoscimento facciale è una tecnologia che utilizza un software per analizzare l’immagine di una persona, dalla quale ne trae un modello matematico che viene poi confrontato con altre immagini per trovare una corrispondenza. L’archivio delle immagini è importante per identificare una persona e viene alimentato dai dati di tutte le persone che camminano per strada, rilevate costantemente dalle telecamere. Di fatto, la moratoria ha introdotto una norma più chiara soprattutto per i privati che non possono più installa
In un palazzo alcuni condomini vorrebbero installare un sistema di videosorveglianza per sorvegliare meglio la proprietà. Qualcuno, però, è intenzionato ad opporsi perché teme violazioni della privacy. Quali sono le regole per la videosorveglianza in condominio? Le regole per la videosorveglianza in condominio non riguardano soltanto l’aspetto della privacy ma anche quello della maggioranza occorrente in assemblea per poter deliberare i lavori. La legge sancisce che per l’installazione di telecamere occorre un quorum di 50% + 1 dei presenti alla riunione (non importa se presenti personalmente o per delega) e che costituisca almeno la metà del valore del condominio (valore espresso in millesimi, quindi almeno 500 millesimi). La decisione su tale argomento resta comunque limitata ai soli proprietari delle singole unità che lo compongono, unici a restare vincolati anche in tema di esborsi dalle decisioni assunte dall'assemblea. I costi sostenuti per l’installazione e la manutenzione d
Quanto sono sicuri i lettori biometrici di impronta digitale? E' ovvio che un professionista serio dovrebbe rispondere che essi non sono perfetti, ma il motivo non sempre viene rivelato. I fabbricanti sono consapevoli che un lettore di impronta non è uno strumento infallibile perchè in qualche raro caso potrebbe convalidare per buona un'impronta non valida, mentre un pò più spesso, accade che il lettore non accetti un'impronta valida. Il primo è un caso di falsa accettazione, con un valore statistico estremamente basso, mentre il secondo è un caso di falsa reiezione, con un valore statistico che è solitamente più elevato. Ma è possibile ingannare di proposito un lettore di impronta inducendolo a commettere un errore di falsa accettazione? I sistemi biometrici vengono utilizzati per avere la garanzia assoluta che colui che si autentica sia veramente chi afferma di essere. Il fatto che un lettore biometrico possa essere ingannato potrebbe rappresentare un grave proble