I dispositivi anti jammer, come proteggersi dai disturbatori di segnale radio
E' oramai noto come con l'ausilio di semplici dispositivi sia possibile bloccare il funzionamento di un combinatore telefonico GSM. Una delle tecniche più usate è il jamming, ossia l'utilizzo di apparecchiature in grado di disturbare le comunicazioni radio nello spettro di frequenza impiegato dalle comunicazioni GSM. Il jammer
è un dispositivo che riesce a degradare le comunicazioni radio nel
raggio di qualche decina di metri, impedendo di fatto ai combinatori
telefonici di inviare le comunicazioni ai rispettivi numeri associati.
Per far fronte a questo fenomeno, molti costruttori hanno implementato nei combinatori GSM la cosiddetta funzione anti jammer. La modalità anti jammer prevede l’utilizzo di due unità: una, collegata al proprio sistema d’allarme, configurata come combinatore principale e l’altra, installata in un luogo differente, configurata come combinatore satellite.
Se il principale chiama entro un minuto, il sistema rientra nel normale funzionamento, altrimenti scatta l’allarme: il dispositivo satellite attiva una uscita a relé, con la quale si possono attivare svariate segnalazioni locali (allarmare l’ingresso di un altro sistema antifurto o inviare una segnalazione ad un Istituto di Vigilanza) ed effettua chiamate ed invia SMS d’allarme ai numeri telefonici memorizzati in precedenza.
Ovviamente l'unità satellite riconosce esclusivamente le chiamate provenienti dal suo principale in quanto il numero di quest'ultimo, nella fase di installazione, viene impostato nella apposita lista.
Grazie a questo sistema la segnalazione d’allarme giunge ai diretti interessati anche se l’impianto d’antifurto o l’unità GSM ad esso connessa vengono messi fuori uso o disturbati dall’esterno.
Commenti
Posta un commento